Barbara Bonomi Romagnoli | move
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I forum locali in Italia. Si preparano alla guerra – Verso Porto Alegre 2003

Per molti sono la sostanza del movimento italiano: gli oltre duecento forum sociali locali che dal 2001, all’indomani delle giornate genovesi, hanno promosso iniziative su temi locali e globali, con la continua ricerca di un dialogo tra culture e appartenenze differenti. Alla vigilia del terzo Forum mondiale abbiamo chiesto ad alcuni di loro una sorta di bilancio sull’ultimo anno, alla luce del Forum europeo di Firenze, e un’opinione sulle ipotesi di Riccardo Petrella, che parla di “terza fase” del movimento. Dalla Bassa Bergamasca al Sud Pontino, fino all’Alto Salento, i fori sociali sono nati ovunque, con metodi simili [assemblee e gruppi di lavoro] e spesso hanno creato dei fori tematici trasversali, che riuniscono l’Italia dalla Valle D’Aosta al Piemonte.

Gianni Alemanno, la rivoluzione che conserva – Il vertice della Fao e la politica del governo Berlusconi

“Dobbiamo governare la globalizzazione”, ha detto a fine maggio il ministro per le politiche agricole e forestali Giovanni Alemanno [An] a Cipro, durante l’incontro europeo in preparazione del summit Fao. “La fame nel mondo non è solo un problema di difficoltà di ricerca del cibo, ma anche di accesso ad esso”. Quali siano le sue proposte in merito e come voglia intervenire è più difficile capirlo.

Secondo il governo Berlusconi in Italia il razzismo non esiste – A Durban la conferenza mondiale contro la discriminazione razziale

La Conferenza mondiale contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e le relative intolleranze si apre il 31 agosto nella città sudafricana di Durban e fino al 7 settembre impegnerà circa seimila delegati provenienti da tutto il pianeta. Ma è una conferenza che ha fatto discutere. Decisa dall’Alto Commissariato delle Nazioni unite nel 1997 e assegnata due anni più tardi al Sudafrica in ragione dei progressi compiuti – almeno sul piano istituzionale e simbolico – nella lotta al razzismo e nel tentativo di superare senza traumi la dolorosa eredità dell’apartheid, la Conferenza, la terza sul tema dopo quelle di Ginevra del 1978 e del 1983, è stata nelle ultime settimane al centro di polemiche fra gli stati membri dell’Onu.

Diario di bordo – In marcia con le zapatiste e gli zapatisti

24 febbraio

Prime luci dell’alba, intorno solo vegetazione sconosciuta, palme e distese aride. Siamo in Messico da dodici ore, passiamo dall’aereo al pullman con destinazione San Cristobal. Fa caldo , un vento che arriva dall’oceano ci rinfresca un poco, non ci conosciamo ancora per nome tra compagni di viaggio ma già scambiamo battute, impressioni, esperienze: non sappiamo in realtà cosa ci aspetta ma l’inconsapevolezza ci dice che torneremo comunque trasformati da questa avventura. È notte quando arriviamo in Chiapas, tardi per ascoltare il primo acto della Comandancia ma ancora in tempo per vedere i passamontagna riversati nella piazza del paese, migliaia di persone che si appoggiano a dormire per terra, su cartoni o plastiche, donne, bambine/i e anziani. Noi da bravi occidentali ci rifugiamo in albergo e siamo pronti per entrare nella carovana.

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