Anarkikka, Sophie Lamda, Emma Dante ovvero …mai mettere lucchetti ai destini
Il tratto prima di tutto mi ha colpito, quando anni fa mi imbattei in una vignetta di Anarkikka, nome d’arte – mai più azzeccato – di Stefania Spanò: un segno geometrico e al tempo stesso morbido, il bianco e nero alternato a spruzzate di colori e l’essenzialità, anche nell’uso di un lessico puntuale e mai banale per i messaggi trasmessi. Nella raccolta ragionata edita da People dal titolo «Smettetela di farci la festa» – con l’eloquente sottotitolo “Di discriminazioni in genere” – si ritrovano molte delle sue storie in pillole, vignette...
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