Racconto l’amicizia tra i banchi di scuola nei miei estremi anni ‘80
Nel tempo dei social network di lettere, cartoline e bigliettini vari se ne scrivono pochi, ed è un vero peccato. Per fortuna sovviene la letteratura e l’ultimo romanzo di Grazia Verasani, Lettera a Dina (Giunti, 2016) è una lunga missiva rivolta ad un’amica adolescenziale che si è persa per la via, come spesso accade: una storia a ritroso con incursioni veloci nel presente della protagonista, un andamento da noir per ricostruire la probabile morte dell’amica amata e odiata al contempo, perché «se incontri presto sulla tua strada qualcuno che ti chiede tutto, impari che quel tutto non ha regole e non ha rispetto, che quel tutto forse è l’amore».