Gli orizzonti della Birmania – La rivoluzione nonviolenta color zafferano
Lo scorso anno le immagini in tempo reale fecero il giro del mondo e non pochi giornali dedicarono la copertina alla “rivoluzione zafferano”, chiamata così per via del colore degli abiti dei monaci e delle monache che hanno manifestato con azioni nonviolente contro il regime dittatoriale da decenni al potere in Birmania.
Tra di loro c’era anche U Gambira, giovane monaco che riuscì prima a fuggire dopo la violenta repressione del governo e poi venne arrestato e recluso nel carcere di Insein a Rangoon, penitenziario noto per le torture a cui vengono sottoposti i prigionieri.